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Germania, non solo Volkswagen: economia tedesca non è competitiva, altre aziende rischiano chiusure
La Germania è alle prese con la crisi del settore automobilistico, a partire dalla Volkswagen (Vw), a causa della transizione dai motori a combustione ai veicoli elettrici entro il 2035, ma esperti prevedono che altri settore produttivi potrebbero presto seguire.
Il presidente del Deutsche Institut für Wirtschaftsforschung (Istituto Tedesco per la Ricerca Economica, o Diw), Marcel Fratzscher, ritiene che “le aziende non hanno colto la trasformazione” dell'economia e dell'industria e che molte, come la Vw, sono “rimaste indietro”.
“Non si tratta solo del settore automobilistico, ma anche di quello dei macchinari, del farmaceutico, chimico, è un problema che hanno in molti”, ha dichiarato Fratzscher a Euronews.
L'incapacità di rinnovarsi dell'economia in Germania
Il più grande produttore chimico del mondo, Basf, che ha la sua sede centrale in Germania, sta valutando la possibilità di licenziare lavoratori in Germania (e di trasferire parte della produzione in Asia) di fronte all'incremento dei prezzi dell'energia causato dalla guerra in Ucraina e della burocrazia tedesca.
“Le aziende tedesche hanno già dislocato molta produzione in Cina, in India e altrove, e questo continuerà”, spiega Fratzscher. Tuttavia, con la Cina che inizia a sovvenzionare le proprie aziende, “diventa più difficile per le aziende tedesche competere”, anche a causa della differenza del costo del lavoro tra Europa e Asia.
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